LE DIRAI MARTE O METALLO
Installazione interattiva multimediale
Interactive multimedia installation
Prodotto da: Leggermente
Ideazione e realizzazione:
Zeroidee
Consulenza scientifica:
Paolo Patui, Mario Turello
Animazioni grafiche:
Roberto Ranon
Sviluppo informatico:
Matteo Gervasi
Musiche originali e sound design: Davide Vettori
Supporto tecnico:
Alessandro Pasquali, Giordano Sala
Con il contributo di:
Regione Friuli Venezia Giulia
Produced by: Leggermente
Conception and realization:
Zeroidee
Scientific advice:
Paolo Patui, Mario Turello
Graphic animation:
Roberto Ranon
IT development:
Matteo Gervasi
Original music and sound design: Davide Vettori
Technical support:
Alessandro Pasquali, Giordano Sala
With the contribution of:
Regione Friuli Venezia Giulia
L’installazione nasce dalla provocazione utopica di Giulio Camillo (1480-1544) e il suo Teatro della memoria: una macchina noetica capace di produrre tutta la conoscenza possibile mediante combinazioni.
A distanza di alcuni secoli il pensiero corre a internet.
“Le dirai marte o metallo” esplora la questione dell’interpretazione in un sistema che oggi ci permette di accedere ad un sapere che si sviluppa a partire da noi stessi, supportato da algoritmi che assecondano il nostro punto di vista, i nostri gusti, le nostre opinioni.
Un ambiente sonoro e visivo, un podio e un grande schermo posizionato al centro dello spazio invitano il pubblico a compiere un viaggio. Mediante un pulsante il visitatore può scegliere una delle 49 parole che aprono al “sapere” e che appaiono proiettate sullo schermo. Un algoritmo lancia una ricerca nel web che viene visivamente percepita come un viaggio in uno spazio indefinito tra un micro e un macro-cosmo, con il susseguirsi di linee e forme che ricordano ora pianeti, ora particelle molecolari.
Un sistema combinatorio seleziona 7 dati nell’infinito bacino di informazioni, che vanno a formare un rebus, un enigma, uno stimolo creativo, una domanda. Quasi a ricordarci che ogni volta che ci affacciamo sulla finestra di questo spazio, quello che ci viene restituito richiede sempre un’interpretazione, che sia data da me oppure da altri. Ecco la possibilità per lo spettatore di costruire, se lo vuole, nuovi significati.
The installation was born from the utopian provocation of Giulio Camillo (1480-1544) and his Teatro della memoria: a noetic machine capable of producing all possible knowledge through combinations. A few centuries later, thought runs to the internet. “Le dirai di marte o metallo” explores the question of interpretation in a system that today allows us to access a knowledge that develops from ourselves, supported by algorithms that follow our point of view, our tastes, our opinions. A sound and visual environment, a podium and a large screen positioned in the center of the space invite the audience to take a journey. At the push of a button the visitor can choose one of the 49 words that open to “knowledge” and that appear projected on the screen. An algorithm launches a web search that is visually perceived as a voyage into an indefinite space between a micro and a macro-cosmos, with the succession of lines and shapes that now resemble planets, now molecular particles. A combinatorial system selects 7 data in the infinite pool of information, which form a rebus, an enigma, a creative stimulus, a question. As if to remind us that every time we look out the window of this space, what is returned to us always requires an interpretation, whether it is given by me or by others. Here is the possibility for the spectator to build, if he wants, new meanings.